Attivato al Castello di Punta Troia di Marettimo un Osservatorio dell'Area marina protetta dove sarà studiata la foca monaca

 

Marettimo diventerà un luogo di ricerca e studio degli esemplari protetti a rischio di estinzione, ad iniziare dalla foca monaca, che dopo mezzo secolo di assenza è tornata nelle acque delle Egadi. Un pool di ricercatori dell'Ispra si prepara adesso a studiare il mammifero, anche grazie a particolari attrezzature che dovrebbero consentire di fotografare l'animale. Il gruppo lavorerà nei nuovi locali del Castello di Punta Troia, recentemente restaurato ed adibito, oltre che a Museo delle carceri, anche a Osservatorio dell'area marina protetta per la foca monaca, come ricordato dal direttore della Riserva Stefano Donati.

"L'Osservatorio- ha dichiarato Stefano Donati, direttore dell'AMP Isole Egadi - fungerà non solo da importante punto di avvistamento naturale di questa importantissima specie protetta, vista l'ubicazione strategica del castello, ma anche come luogo di studio, spazio didattico e sede di convegni sui temi della tutela della Foca monaca".

Al momento si sta cercando di capire quanti sono gli esemplari di foca monca che sono tornati ad abitare nelle grotte di Marettimo. Gli indizi trovati in vari siti non escludono che si possa trattare di una vera e propria colonia.